L'Okonomiyaki, ovvero la frittata giapponese!

Ecco una nuova ricetta del Sol Levante!
Non poteva mancare l'okonomiyaki e forse molti di voi sanno già di cosa si tratta; in caso contrario vi potrebbe aiutare ricordare due cartoni animati della nostra infanzia: il padre di Licia in "Kiss me Licia" era proprietario proprio di un ristorante per okonomiyaki (se non sbaglio il gatto Giuliano le chiamava "polpette"). Ancora, nel cartone di Ranma 1/2, uno dei personaggi (Ukyo) combatteva spesso usando una gigantesca spatola di ferro, quella che si usa (ovviamente in dimensioni ridotte) per cucinare gli okonomiyaki.

Ukyo mentre cucina un'okonomiyaki
Ancora non vi è chiaro come sia questo piatto giapponese?
Allora ve lo presento io, così anche voi potrete gustarvelo a casa.
Come sempre quando vi presento una ricetta giapponese, faccio una premessa su alcuni ingredienti che servono per la preparazione del piatto (molti di questi acquistati su Japan Centre o nel negozio di Milano "Kathay" ).
Prima di tutto vi servirà la farina per okonomiyaki (sostituibile con quella per Tempura, come ho letto sul sito di Japan Centre; e forse anche con la farina normale, il risultato può essere accettabile).
In secondo luogo, occorreranno la salsa per Okonomiyaki, la maionese, il "katsuobushi" (che avevo anche usato per cucinare gli Yakiudon) e l'alga "aonori" (per gli Yakiudon, avevo sostituito questo ingrediente tritando finemente un foglio di alga nori).
Qui la video ricetta:


Ingredienti per 2 okonomiyaki:
- 100 ml di brodo dashi (vedere la ricetta per la zuppa di Miso per saperne di più);
- 100 g di farina per okonomiyaki;
- 50 g tra verza e cipollotto;
- 1 uovo grande;
- 10 fettine di carne di maiale sottile (tipo bacon);
- salsa okonomiyaki;
- aonori;
- maionese;
- katsuobushi;


Preparazione:
Tagliate sottilmente la verza e la parte verde dei cipollati (quella finale).
In una ciotola versate il brodo dashi, unitevi la farina e l'uovo, quindi mescolate il tutto.
Aggiungete le verdure tagliate e salate.
Ungete una padella (o una piastra per piadina e crepes, sarà più semplice voltare l'okonomiyaki) con dell'olio di semi. Quando sarà caldo versate metà del composto e, aiutandovi con un cucchiaio, date una forma tondeggiante all'okonomiyaki, compattandolo per bene. Coprite la padella e lasciate cuocere per circa 4 minuti a fuoco moderato.
Una volta che sarà cotta il lato sotto, voltate l'okonomiyaki e posizionate sulla superficie le fettine di bacon; copritele con un po' della pastella rimasta e ricoprite la padella per pochi minuti (giusto il tempo che il bacon si sia cotto).
Impiattate il vostro okonomiyaki e create il topping: prima di tutto la sala okonomiyaki a filo (come se fosse olio d'oliva), la maionese, l'alga sonori (una leggera spolverizzata) e infine il katsuobushi (che sembrerà vivo, muovendosi a causa del calore^^).
Et voilà, il vostro okonomiyaki è pronto!
Il mio consiglio è quello di mangiarlo appena fatto, ma è delizioso anche riscaldato nel microonde il giorno seguente. Inoltre, potete creare un unico grande okonomiyaki, se preferite: queste sono dosi per due "frittate".

Itadakimasu ( si dice in Giappone prima di mangiare, letteralmente significa "ricevo")


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3 Responses to L'Okonomiyaki, ovvero la frittata giapponese!

  1. Ciao, complimenti per la dettagliata spiegazione......dalla foto mi ispira molto, sarei curiosa di assaggiarla!!!
    Baci

  2. Unknown says:

    Ti ringrazio! :) non è stato facile riuscire a realizzare questa ricetta, perché ne avevo due versioni simili ma diverse nelle quantità! ma facendo alcune prove, posso ritenermi soddisfatta del gusto finale! Te la consiglio! un bacio e grazie! :)

  3. Gli okonomiyaki mi piacciono molto, ma per farli aspetterò di avere qualche soldino extra visto che bisogna comprare tante cose.
    Dando per scontato che tu viva a Milano come sembra intuirsi dal post: sai che c'è un ristorante che li fa? E' l'Oasi giapponese, vicino a Gambara (e alla scuola giapponese) ed è molto buono, tranne che per il ramen che secondo me non è granchè. Ha il vantaggio che fa un po'di piatti diversi dal solito e che a pranzo ci sono i menù.

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