Archive for 2015

Insalata di Taccole

Questa è una ricetta semplicissima e non l'adoro solo per la sua bontà, ma anche perché è un'ottima alternativa alle solite insalate miste.
Vivendo a stretto contatto con molti stranieri durante gli ultimi anni, ho notato che noi italiani ci limitiamo a condire le insalate con olio, aceto e sale. Buono, ma non annoia dopo un po'?
Possiamo aggiungere frutta, frutta secca, yogurt, combinare cotto e crudo. Insomma c'è l'imbarazzo della scelta!
Questa insalata di taccole, in particolare, è un perfetto piatto unico da portarsi in un ufficio o all'università.
Vi lascio gli ingredienti come sempre, ma nessuna dose. Credo che in questo caso dobbiate andare a sentimento e seguire i vostri gusti personali!

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- taccole;
- pomodori ciliegina;
- aglio;
- feta;
- olive;
- prezzemolo;
- menta;
- olio EVO;
- limone;
- sale;
- pepe;


Preparazione:
Per prima cosa tagliate a metà i pomodorini e a fette sottili uno o due spicchi d'aglio.
Metteteli in una pirofila da forno, con olio, sale e pepe.

Infornate a 180° C per circa una mezz'oretta.

Nel frattempo, tagliate le taccole diagonalmente il più sottile possibile (dopo averle sciacquate, ovviamente).

Cuocete le taccole a vapore per massimo una decina di minuti, in modo che mantengano vivo il colore e anche le proprietà benefiche. Infatti le taccole sono tra i leguminose più salutari per il corpo, ricche in vitamine e fibre.

Quando taccole e pomodorini saranno pronti, possiamo comporre l'insalata.

In una ciotola versate le taccole, i pomodorini con l'aglio e il loro sughetto. Aggiungete le olive denocciolate (io ho scelto le Taggiasche, ma voi potete usare le vostre preferite), della feta spezzettata cone le mani, del prezzemolo e menta fresca tritata finemente. Condite con olio, limone, sale e pepe.

Mescolate il tutto e lasciate raffreddare in frigorifero prima di servire.
Se preferite, potete anche consumarla quando ancora tiepida.

Buon appetito!



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Soda Bread

Dunque, sono anni che vorrei addentrarmi nel mondo del pane, ma non mi sono mai veramente decisa.
Nella mia classe master all'Università di Scienze Gastronomiche c'era Francesca, di Martina Franca. Ora vive a Modena ed è una maga con la pasta madre! Ricordo ancora una delle prime aperi-cene fatte a casa sua in cui infornavamo pizze su pizze: non vi dico che lavoro che è stato! Da leccarsi i baffi!
Quindi, nella mia più totale incapacità a fare il pane, quando ho sperimentato la ricetta per il soda bread, beh, sono stata davvero soddisfatta.
E' facile, veloce e il risultato davvero gustoso.
Nessun lievito a parte il bicarbonato di sodio ed è perfetto per fare degli ottimi toast!


Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 400 g di farina integrale;
- 75 g di farina bianca;
- 1 cucch.no di sale;
- 1 cucch.no di bicarbonato di sodio;
- 1 uovo;
- 1 cucchiaio di olio di semi;
- 1 cucch.no di miele;
- 425 ml di latticello o latte intero;


Preparazione:
Per prima cosa accendete il forno a 200° C (ventilato).

In una ciotola mescolate tra di loro gli ingredienti secchi: le due farine, il sale e il bicarbonato di sodio.

In una ciotola pulita, sbattete un uovo a cui aggiungerete l'olio, il miele e il latticello.
Se non trovate il latticello, potete utilizzare del latte scaduto da 1 o 2 giorni, anzi in questo modo non sprecherete il latte!

Mescolate gli ingredienti liquidi, quindi versateli lentamente nel centro delle farine amalgamando il tutto prima con una frusta e poi con un cucchiaio di legno non appena il composto comincerà a risultare appiccicoso.

L'impasto deve risultare morbido e melmoso.
Ora versatelo all'interno di una stampo grande da plumcake rivestito con della carta da forno.

Infornate a 200° C per all'incirca 1 ora.
Il soda bread crescerà parecchio in forno.

Una volta sfornato, lasciatelo raffreddare.
Tagliatelo a fette e servitolo con marmellate o salumi.

Se dovesse indurirsi dopo 3-4 giorni, sarà perfetto per fare dei deliziosi toast!

Buon appetito!


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Banana Bread

Morbidissimo fino alla fine dei suoi giorni: questa è la ricetta definitiva per un banana bread morbido e profumato.
Quando prepararlo? Semplice, avete in casa 2 o 3 banane troppo mature, quelle che nessuno vuole più mangiare?!
Qua non si spreca proprio nulla, anzi, si trasforma un frutto così versatile in un dolce perfetto per le vostre colazioni.
Lo amerete al punto da volere solo banane mature in dispensa!

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 170 g olio di semi (1/2 cup);
- 3 uova;
- 220 g zucchero di canna (1 cup);
- mezza bacca di vaniglia;
- 2 banane (1 cup);
- 85 g di yogurt bianco (1/4 cup);
- 224 g di farina bianca (1 3/4 cup);
- 1 cucch. e mezzo di bicarbonato di sodio;
- sale;
- 3 cucch.no di zucchero e 1 di cannella;


Procedimento:
Prima di tutto schiacciate le banane mature con una forchetta fino ad ottenere una purea.

In una ciotola a parte, lavorate l'olio di semi e lo zucchero con un cucchiaio di legno oppure con le fruste elettriche.
Se non avete lo zucchero di canna, potete anche utilizzare quello bianco.

Una volta amalgamati i due ingredienti, unite le uova, aggiungendole e mescolandole una alla volta.

E' la volta dello yogurt bianco (greco o normale, come più preferite), delle banane e della vaniglia.

Mescolate tra di loro gli ingredienti secchi, ovvero la farina, il bicarbonato e il sale, e aggiungeteli al composto un pochino alla volta, amalgamando il tutto con una frusta.
Se desiderate, potete aggiungere della cannella anche nell'impasto.

Preparate uno stampo da plumcake, foderando la base con della carta da forno e imburrando le pareti.
Versatevi quindi l'impasto e spolverizzate la superficie con il misto di zucchero e cannella.

Infornate a 180°, forno caldo e ventilato, per 50-60 minuti. Se utilizzate un forno statico lasciate cuocere una decina di minuti in più.

Prima di sfornare completamente il banana bread, fate la prova stuzzicadenti. Ricordate che è un dolce morbido, quindi deve rimanere umido al suo interno. L'importante è che non ci sia dell'impasto crudo sullo stuzzicadenti.

Lasciate raffreddare il banana bread nello stampo, quindi conservatelo all'interno di un porta pane o in un luogo asciutto e coperto.

Servite una fetta di banana bread con del burro, come vuole la tradizione inglese, oppure con del goloso peanut butter.

Buon appetito!


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Le Costolette del Diavolo #Halloween Edition

Come ogni anno arriva il momento che più mi annoia dal punto di vista culinario: Halloween.
Una festività di origine anglosassone, che negli ultimi 15 anni è sbarcata anche in Italia.
Scheletri, streghe, ragni, fantasmi e tutte le cose più horror di questo mondo invadono le città, comprese le cucine. E allora via ai biscottini, lecca-lecca, cupcakes dai colori arancio-nero-rosso-bianco.
Quest'anno ho deciso di accontentare le vostre richieste con un tocco un po' diverso.
Se fino ad ora seguivo il trend dei dolcettini, ora vi propongo un piatto da adulti, perfetto anche per Natale, Pasqua o Ferragosto.
Le Costolette del Diavolo (il nome originale del piatto è Devil's own Roast) sono delle gustosissime costine di maiale dai colori delle tenebre. Servitele con delle coste rosse e avrete il vostro piatto halloweeniano!
Facilissime e saporitissime!

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 2 kg costine di maiale;
- sale grosso;
- peperoncino;
Per la marinatura:
- 4 cucch. di ketchup;
- 4 cucch. di olio di semi;
- 2 cucch. di mostarda;
- 2 cucch. di salsa Worcestershire;
- 1 cucch. di sherry;
- 4 cucch. di miele;
- 2 cucch. di aceto di vino rosso;
- 4 spicchi d'aglio;
- 2 cucch.no di zenzero fresco;
- 1/2 cucch.no di semi di finocchio;
- pepe;

Preparazione:
In una ciotola unite tutti gli ingredienti per la marinatura, mescolandoli con una frusta.

Unitevi le costolette e massaggiatele tra di loro in modo da distribuire uniformemente la salsa.

Coprite la ciotola e lasicate riposare le costine in frigo per ALMENO un'ora.
Più tempo rimarranno a marinare e meglio sarà.

Quindi disponete le costine all'interno di una teglia da forno, disposte su un unico strato.
Versatevi sopra la marinatura, aggiungete una manciate di sale grosso e del peperoncino piccante.

Infornate a 180°C (160° se usate un forno ventilato) per 1 ora e 15 minuti.

A metà cottura circa, girate le costine in modo che si possano cuocere uniformemente.

Le costolette del Diavolo risulteranno nere come la pece, con un sapore agrodolce e piccante che vi stregherà!

Una volta sfornate, aspettate 5 minuti prima di servirle: saranno ustionati.

Questa ricetta è perfetta anche per un barbecue oppure per un buffet.

Buon appetito!

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Apple Crumble

Con le mele si può veramente rivoluzionare la cucina. Torte, pie, salse agrodolci, mele al forno, fritte, in insalata..
Oggi, però, è la volta di un dolce tipico anglosassone, un dolce perfetto per il questa stagione, sempre più fredda. Uno dei #ComfortFood per eccellenza: l'Apple Crumble!
E vedrete quanto è semplice da preparare.
Potete anche cuocere le mele e surgelare la purea, pronta per essere utilizzata quando ne avrete più voglia.
Io ho utilizzato mele raccolte dagli alberi nel giardino dei genitori di Charlotte (la mia coinquilina qua ad Edimburgo), voi scegliete le vostre preferite, quelle succose e saporite.

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 4/5 mele;
- 2 stecche di cannella;
- qualche chiodo di garofano;
- 1 limone;
- zucchero q.b.;
- 60 g di farina bianca;
- 20 g di farina di riso;
- 100 g di burro freddo;
- 2 cucchiai di fiocchi di avena;
- 5 cucchiai di zucchero di canna;
- 2 cucchiai di zucchero di cocco;
- 2 cucchiaini di cannella;
- 2 cucchiaini di noce moscata;


Preparazione:
Tagliate le mele a tocchetti. Lasciate la buccia, darà più sapore al dessert.

Cuocetele in un pentolino insieme alle stecche di cannella, i chiodi di garofano, il succo di limone e zucchero a piacimento.
Dovrà risultare una purea cremosa.

Nel frattempo prepariamo il crumble.
Combinate tra loro tutti i restanti ingredienti utilizzando le mani e strofinandoli tra le dita. Il composto deve risultare sabbioso e granuloso, un po' come quando si fanno gli scones in casa.

Ora versate semplicemente la purea di mele, da cui avrete rimosso stecche di cannella e chiodi di garofano, in una pirofila da forno.
Coprite le mele con il crumble ed infornate a 170°C, forno ventilato, per 40-50 minuti.

L'apple crumble deve risultare di un colore dorato.
Servitolo a cucchiaiate, accompagnato da del gelato alla crema o panna montata morbida.

Buon appetito!


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Granola HOMEMADE

Volete mettere la soddisfazione di smangiucchiare del muesli croccante, preso direttamente da un bel vaso di vetro, FATTO DA VOI, invece che da quelle tristi scatole di cartone, con una lista degli ingredienti infinita (e già, perché mica è tutto cereali e frutta secca!)?!
Bene, con la ricetta di oggi tutto ciò sarà possibile!
Preparare la granola in casa è davvero semplice e vi porterà grande soddisfazione, provare per credere.

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 500 g di fiocchi di cereali come avena, farro, segale;
- 250 g di frutta oleosa come mandorle, nocciole, noci, pinoli;
- 100 g di olio leggero come olio d'oliva, di semi o di cocco;
- 150 g di miele d'acacia;
- 50 g di zucchero di canna;
- mezzo cucchiaino di sale;
- spezie a piacere (OPZIONALE);
- frutta disidratata come albicocche, uvetta, prugne, datteri;
- cioccolato e cocco a scaglie;


Preparazione:
Dopo aver tagliato a coltello la frutta secca, uniscila ai fiocchi di cereali in una ciotola.
Potete scegliere fiocchi di un unico tipo, oppure misti (ex. fiocchi di avena e fiocchi di farro).

Mettete l'olio (anche in questo caso potete unire quello di semi e quello di cocco) e il miele in un pentolino, e fate sciogliere a fuoco basso, mescolando. 
attenzione: spegnete il fuoco appena inizia a fremere, non deve bollire!

Versate lo sciroppo ottenuto sugli ingredienti secchi e mescolate bene, finché non è tutto assorbito.

Ricoprite di carta forno una teglia da forno bassa e larga e versatevi il composto. Schiacciate bene con una spatola creando uno strato uniforme.

Infornate in forno preriscaldato a 140-150° C per 40'. Non mescolate la granola durante la cottura, in questo modo viene molto più croccante e "a pezzettoni".


Una volta sfornata, lasciate raffreddare nella teglia. Quindi spezzettate con le mani e aggiungete un pizzico di sale e la frutta disidratata, il cioccolato, il cocco etc.
Mescolate e la vostra granola è pronta per essere conservata in grandi vasi di vetro per mesi e mesi (sempre che resisterete dal mangiarla tutta subito!).

Buon appetito!



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Ciambella Reggiana AKA Busilan

Testuali parole dal libro della Marta Ferrari (storica rezdora di Reggio Emilia):

"E' dolce tradizionale in quasi tutte le città della nostra regione, con qualche variante. A Bologna è più ricca di ingredienti: si usa aggiungere canditi e mandorle.
Nella nostra Bassa la si serve come dessert, calda con vino bianco dolce. Veniva anche data ai piccoli come merenda, oggi però l'industria alimentare propone tanti e tanti altri tipi di merende e la ciambella è quasi dimenticata dalle mamme che trovano molto più semplice il "tutto pronto".

Ergo: tornate a preparare la ciambella in casa, cosa facile e certamente genuina!

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 500 g di farina;
- 3 uova e 1 tuorlo;
- 150 g di burro;
- 150 g di zucchero a temperatura ambiente;
- una bustina di lievito per dolci;
- scorza grattugiata di 1 limone;
- granella di zucchero;
- latte;
- un bicchierino di anicetta o grappa (opzionale);


Procedimento:
Create la fontana di farina in una ciotola o su una spianatoia.
Aggiungete tutti gli ingredienti, ad eccezione del tuorlo, dello zucchero in granella e del latte.
Se desiderate potete usare anche del liquore, in tal caso aggiungetelo ora.

Cominciate ad impastare con le mani e lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo.

Rivestite una teglia con della carta da forno e disponete al centro una tazza o un bicchiere precedentemente imburrato lungo le pareti.
Posizionate l'impasto della ciambella attorno alla tazza e chiudetelo su sé stesso.

Con un coltellino create delle leggere incisione sulla superficie della ciambella e spennellatela con del tuorlo sbattuto assieme ad un goccio di latte.

Completate spolverizzando con dello zucchero in granella ed infornate a 170°-180° C (forno caldo) per 30 minuti.
Quindi, rimuovete la tazza e continuate la cottura per una decina di minuti in modo che si possa cuocere bene anche la parte interna, precedentemente in contatto con la tazza.

Ed ecco che la vostra ciambella reggiana è pronta!
E' perfetta come merenda, per grandi e piccini, impucciata nel latte o nel moscato dolce a fine cena.

Buon appetito!


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Kofta, polpettine d'agnello dalla Turchia

Sapete quando assaggiate per la prima volta un piatto nuovo e sorridete così tanto, ancora con la bocca piena, che le guance cominciano a far male?
Non so se sono io che esagero, ma credo che abbiate presente di cosa stia parlando, ovvero di quando il cibo manda in estasi tutti e 5 i sensi (6 se siete donne).
La ricetta mi è stata passata da Charlotte, mia coinquilina e collega qua ad Edimburgo, nonché ex studentessa UniSG. E' una ricetta che arriva direttamente dalla Turchia nelle mani di Simon, papà di "Charles".
Agnello, spezie, pomodoro e riso basmati.
Pronti per un viaggio tra i sapori d'Oriente?

Link alla video ricetta:


Ingredienti per la salsa::
- una cipolla;
- 3 spicchi d'aglio;
- 1 cucchiaino di semi di coriandolo;
- 1 cucchiaino di semi di cumino;
- 1 cucchiaino di peperoncino;
- un pizzico di sale;
- una scatola di salsa di pomodoro;
- 2 foglie di alloro;
- 1 cucchiaino di curcuma;
- olio d'oliva;
Per le polpette:
- 400 g di carne di agnello macinata;
- mezza cipolla;
- uno spicchio d'aglio;
- 1 cucc.no di cumino;
- 1 cucc.no di coriandolo;
- 1 cucc.no di cannella;
- una manciata di sale grosso;
- 1 uovo;
- un mazzetto di prezzemolo;
- farina bianca q.b.;


Preparazione:
Iniziate con la salsa, cosicché possiate preparare le polpette durante la sua cottura.

Tagliate la cipolla grossolanamente e i 3 spicchi d'aglio in modo fine.
Pestate i semi di coriandolo.

Versate un filo d'olio in una casseruola capiente, quindi aggiungete la cipolla tagliata, l'aglio tritato, i semi di coriandolo, quelli di cumino e il peperoncino. Cominciate a far soffriggere per qualche minuto, quindi aggiungete il sale per facilitare la fuoriuscita dell'acqua dalle cipolle. 
Abbassate la fiamma al minimo, coprite la casseruola con il coperchio e cuocete per 10 minuti.

Le cipolle dovranno ammorbidirsi, senza bruciarsi.
Proseguite aggiungendo la salsa di pomodoro, la curcuma e l'alloro.
Coprite nuovamente la casseruola e, sempre a fiamma bassa, lasciate cuocere la salsa per circa una mezz'oretta.
Il sugo dovrà restringersi e i sapori si intensificheranno, ma non lasciate che il livello della salsa si abbassi troppo per poterci poi cuocere le polpette.

Nel frattempo, creiamo le Kofta.

In una ciotola lavorate insieme il macinato di agnello, la cipolla e l'aglio tagliati finemente, le spezie, il sale grosso, l'uovo e il prezzemolo tritato fine.
Impastate con le mani fino ad ottenere un composto uniforme e morbido.

Formiamo le polpette che, in questo caso devono avere una forma ovale, allungate, come delle quenelle.
Passatele nella farina (bianca), quindi adagiatele su un piatto.

Torniamo alla salsa. Possiamo ora disporre le polpette all'interno della casseruola e, sempre a fiamma bassa e con il coperchio, cuocete per 10 minuti ogni lato.
Mi raccomando, benché sia una cottura lenta e dolce, controllate costantemente che non si attacchino al fondo o che si brucino.
Le kofta impiegheranno circa 30 minuti per cuocersi del tutto.

Et voilà!
Le vostre kofta d'agnello sono pronte per essere servite con verdure o, ancor meglio, assieme a del profumato riso basmati (presto la ricetta!).

Buon appetito!


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Cavolfiore Burro & Curcuma

Solo 3 ingredienti per un contorno che vi lascerà increduli.
Semplice, veloce e fragrante (sembra quasi di mangiare dei pop-corn).

Sì, vero, c'è il burro. Non stiamo mica parlando dell'Innominato dei Promessi Sposi, ricordiamocelo!
Volete avere paura dei grassi? Evitate come la peste gli acidi grassi trans, ovvero quei grassi formati industrialmente tramite idrogenazione di oli vegetali (in questo modo si altera il loro stato, un processo di "indurimento"). Un esempio? La margarina.
Ora, non voglio farvi una lezione di chimica (tra l'altro non è mai stata il mio punto di forza), ma tutti i grassi saturi e insaturi cis (olio d'oliva e burro) presenti in natura possono essere accolti nelle nostre diete senza grosse preoccupazioni.
Questo non significa spalmare il burro su ogni superficie commestibile o cuocere le verdure nello strutto, ma semplicemente godetevi il sapore di questi grassi buoni.

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 1 cavolfiore;
- 60-80 g di burro;
- 2 cucchiaini di curcuma;


Procedimento:
Lavate e tagliate a tocchetti il cavolfiore.

Versatelo in una ciotola e aggiungetevi il burro fuso.
Quindi la curcuma e mescolate tutti gli ingredienti tra di loro.

Disponete il cavolfiore su una teglia rivestita con carta da forno ed infornate a 180° C, forno caldo, per 15-20 minuti.

Et voilà! Servite in una bella ciotola per la cena o portate il vostro golden cauliflower in ufficio. Sarà ottimo anche freddo.

Buon appetito!

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Shortbread alla Lavanda

Arrivata in Scozia da qualche giorno, ho deciso di mettermi ai fornelli di questa bellissima casa che condivido con Charlotte, collega di lavoro ed ex UniSG student!
Qualcosa di semplice, ma tipico, qualcosa con un tocco un po' "shabby chic" (come piace tanto a me) e perfetto per il tè delle 5 (che ultimamente sta diventando quello delle 11 am, delle 3 pm, nonché "una tazza prima di andare a letto").
Ed ecco allora che non potevano mancare i famosi biscotti al burro scozzesi, quelli che, dopo un morso, senti depositarsi sui fianchi.. ma ragazzi, un morso di questi shortbread vi porta subito in paradiso, un paradiso dai colori e dai profumi della lavanda.

Link alla video ricetta:


Ingredienti per 24-30 cookies:
- 350 g di farina;
- 110 g di zucchero fine;
- 75 g di farina di riso;
- 275 g di burro morbido;
- un pizzico di sale;
- 1 g di lievito per dolci;
- 1 o 2 cucchiai di fiori di lavanda secchi;
- zucchero di canna;


Preparazione:
In una ciotola amalgamate il burro con lo zucchero. Potete utilizzare un cucchiaio di legno o un mixer (planetaria).

Quando avrete ottenuto un composto cremoso, aggiungetevi gli ingredienti secchi precedentemente setacciati (farine, lievito e sale).

Infine incorporate anche i fiori di lavanda. Se preferite un sapore delicato, un cucchiaio sarà più che sufficiente.

Lavorate l'impasto con le mani, cercando di non surriscaldare il burro. Impastate quindi velocemente e soprattutto con i polpastrelli.

Una volta che l'impasto risulterà omogeneo, stendetelo con le mani in una teglia (20 cm in diametro) foderata con carta da forno. Livellate la superficie e, usando un coltello, tagliate l'intero shortbread in piccole fette o rettangoli.

Infornate a 180° C per 25 minuti (otterrete degli shortbread più morbidi, adatti anche per delle basi) oppure per 30-35 minuti se preferite dei biscotti più croccanti.

Se desiderate creare dei biscotti di forme diverse, fate riposare l'impasto in frigorifero per 30 minuti prima di stenderlo ed infornarlo.

Una volta sfornati, quando ancora caldi, ripassate con il coltello lungo ogni fetta per dividerle. Non aspettate che si raffreddino, altrimenti rischierete di rompere i vostri shortbread.

Lasciate quindi raffreddare i biscotti e servite spolverizzando con zucchero di canna o zucchero vanigliato.

Buon appetito!

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Pesche al Forno

Ho scoperto che si chiamano persi pien in dialetto Piemontese.
Sì, perché a quanto pare la mia famiglia deve avere qualche collegamento con questa bellissima regione. Non solo mia mamma mi cantava spesso una canzoncina delle mondine piemontesi, ma le pesche ripiene sono una ricetta di famiglia fin dai tempi della mia bisnonna.

Sciur padrun da li béli braghi bianchi,
fora li palanchi, fora li palanchi,

sciur padrun da li béli braghi bianchi,
fora li palanchi ch'anduma a cà.

Un dessert facilissimo da realizzare e perfetto per la stagione estiva, bastano pochi ingredienti e pesche di ottima qualità per ottenere un risultato impeccabile.
Rivolgetevi al vostro fruttivendolo di fiducia, è importante che le pesche siano mature al punto giusto e che si aprano facilmente senza rovinare la polpa.

Un piccolo segreto, se amate i sapori di questo dolce. 
Realizzate il vostro cocktail "persi pien" combinando liquore Di Saronno, succo di pesca e acqua frizzante!

Link alla video ricetta:


Ingredienti per 4 pesche:


- 1 uovo;
- 30 g di cacao amaro;
- 25 g di cioccolato fondente;
- 75 g di amaretti;
- Rum e Alchermes;
- burro;
- zucchero di canna;


Preparazione:
Tagliate a metà e aprite le pesche.

Utilizzando un cucchiaino, scavate il centro della pesca senza andrà troppo in profondità. Create un incavo in cui verserete la crema.

Tagliate a coltello la polpa scartata e, in una ciotola, combinatela con il cacao amaro, il cioccolato a scaglie, gli amaretti tritati finemente e l'uovo intero.

Potete aggiungere un goccio di Sassolino o liquore all'anice se gradite. Quindi mescolate gli ingredienti tra di loro.

Disponete le metà delle pesche in una teglia da forno e riempite il loro centro con la crema.

Aggiungete qualche fiocco di burro sul fondo della teglia e su ogni pesca.

Versate un misto di Rum e Alchermes sul fondo della teglia e completate cospargendo la superficie delle pesche con zucchero di canna.

Infornate a 180°C per circa 40 minuti. Se durante la cottura, il sugo dovesse asciugarsi eccessivamente, aggiungete un bicchiere d'acqua.

Una volta che le pesche saranno cotte, lasciatele raffreddare e servitele con la loro dolce salsa.
Ottime anche fredde!

Buon appetito!

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Thai Summer Rolls

Ormai erano diventati una moda fresca, semplice, salutare.
A Bra io e le mie amiche gli adoravamo, questi involtini tailandesi erano la risposta perfetta, soprattutto dopo gli study trip in cui solo una confezione di Brioschi alla mano poteva salvarci.
Con i Gỏi cuốn potete utilizzare la verdura rimasta in frigorifero, un'idea carina per evitare lo spreco e per preparare un pranzo al sacco in spiaggia o in montagna.
Ciò che rende così speciali questi involtini è la loro dipping sauce. Io vi propongo la mia versione, ma aggiungete più miele per ottenere un sapore più dolce, oppure più fish sauce e salsa di soia per un twist più aspro.

Link alla video ricetta: 



Ingredienti:
- fogli di riso;
- spaghetti di riso;
- verdura cruda a scelta (ex. carote, verza, cetrioli, pomodori);
- pollo alla piastra;
- gamberetti;
Per la salsa:
- 2 cucchiai di salsa di soia;
- 1 cucchiaio di salsa di pesce;
- 1 cucchiaio di olio di sesamo;
- 1 cucchiaino di zenzero fresco tritato;
- 1/2 cucchiaino di aglio tritato;
- 1 cucchiaino di miele;
- la scorza grattugiata di mezzo lime;
- il succo di mezzo lime;
- peperoncino in polvere;


Preparazione:
Immergete un foglio di riso in una bacinella di acqua tiepida per qualche minuto.
Una volta ammorbidito, stendetelo su un tagliere e continuate ad inumidirne la superficie con le dite per qualche secondo.

Ora potete iniziare a disporre gli ingredienti da voi scelti (precedentemente tagliati a julienne o in piccoli pezzi) nella parte bassa del disco.
Non sovraccaricate il foglio di riso, altrimenti risulterà difficoltoso chiuderlo.

Creare l'involtino è davvero semplice.
Arrotolate l'estremità bassa sopra gli ingredienti, quindi chiudete i lati come se fosse un fazzoletto e continuate ad arrotolare l'involtino fino alla fine del disco.

Maneggiate il foglio di riso con delicatezza, ma è importante chiudere l'involtino il più stretto possibile, per evitare che sia apra mentre lo intingerete nella salsa.

Per quanto riguarda la dipping sauce, semplicemente, unite tutti gli ingredienti in una ciotola e per mischiarli al meglio, utilizzate un vasetto di vetro and.. shake shake!

I Thai Summer Rolls sono già pronti per essere serviti. Facili, no?

Buon appetito!

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Orange Choco Chips Cookies..o meglio, Quadrotti di Cioccolato profumati all'Arancia

Lezione di semiotica.
Ovviamente indirizzata all'analisi dei messaggi all'interno di pubblicità di prodotti alimentari o drinks. D'altronde questo Master dà una overview su tutto ciò che ruota intorno al Food Culture and Communications.
Durante un lavoro di gruppo, in cui abbiamo dovuto analizzare un menù di un ristorante o un articolo gastronomico, ci imbattiamo anche in una ricetta. E' semplice, non si conosce la fonte, ma m'ispira e decido di scattare una foto con il cellulare e provarla a casa.
Tutto perfetto, se non fosse che in forno qualcosa va storto. Il risultato finale non è esattamente quello che mi aspettavo, ma decido comunque di condividere la ricetta con voi. Perché?
Beh, semplicemente, questi biscotti sono deliziosi.
Lasciate da parte l'aspetto (più che dei tondeggianti cookies, direi che siano dei flat quadrotti), il gusto è semplice ma avvolgente: uno tira l'altro. Provare per credere!

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 113 g di burro (1/2 cup);
- 270 g di zucchero di canna (1-1/4 cups);
- 194 g di farina (1-1/2 cups);
- 1 uovo;
- 150 g di cioccolato fondente;
- 30 g di gocce di cioccolato (1 cup);
- 30 ml di succo di arancia fresca;
- 30 g di scorza grattugiata di arancia;
- una bacca di vaniglia;
- 4 g di bicarbonato di sodio;
- mandorle pelate affettate;
- un pizzico di sale;


Preparazione:
Per prima cosa fondere il cioccolato a bagno maria insieme al burro.
Quindi amalgamarlo insieme allo zucchero di canna in una ciotola o con la planetaria.

Aggiungere l'uovo e il succo di arancia precedentemente filtrato.
Mescolare nuovamente. 

E' la volta dei semi di vaniglia e della scorza grattugiata dell'arancia.

Dopo aver mescolato gli ingredienti, aggiungete la farina, il bicarbonato e il pizzico di sale.
Amalgamate tutti gli ingredienti.

Infine aggiungete il cioccolato fondente tagliato a coltello oppure le gocce di cioccolato.

Versate dei cucchiai di impasto su una teglia rivestita con la carta da forno, coprite la superficie con qualche mandorla ed infornate a 190°C per 15 minuti.
Una volta cotto, estrarrete un unico biscottone. Lasciatelo raffreddare completamente, quindi tagliatene dei quadrotti.

Questi biscotti rimarranno teneri per giorni e giorni (sempre che riusciate a resistere dal mangiarli tutti subito!).

Buon appetito!

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Erbazzone AKA lo "Scarpasoun" in Dialetto Reggiano

Qualcuno potrebbe dire che è solo un "tortino agli spinaci", ma è bene guardarsi dal dire una tale eresia di fronte ad un Reggiano.
Per noi, l'erbazzone è sinonimo di tradizione, Nonna, colazione con il cappuccino, spuntino serale in centro storico (e il forno Melli è aperto).
Noi lo amiamo, con i suoi lardarelli croccanti ben in vista.
La mia Nonna Mari, per fortuna, ha scritto la sua ricetta nel quaderno e ho finalmente deciso di condividerla con voi.
Il risultato è garantito, vi assicuro che amerete anche voi l'erbazzone!

Link alla video ricetta:


Ingredienti:
- 100 g di farina;
- 2 noci di strutto;
- un pizzico di sale;
- acqua q.b.;
Ripieno:
- 2 mazzi grandi di spinaci o bietole fresche;
- 3 cipollotti (di cui solo una testa e i 3 gambi verdi);
- 200 g di Parmigiano Reggiano;
- 100 g di ricotta (FACOLTATIVO);
- 100 g di pancetta a cubetti;
- una noce di burro;
- 1 uovo;
- un pizzico di sale;


Preparazione:

Impastate la farina con due noci di strutto, il sale e acqua quanto basta per ottenere un impasto morbido, omogeneo, ma non appiccicoso.
Lasciate riposare in frigorifero (nella parte più bassa e meno fredda) per due orette.

Prepariamo il ripieno.
Tagliate la testa di un cipollotto e 3 gambi verdi di cipollotto.

Tritate insieme alla pancetta in un mixer.
Versate il battuto in una padella in cu avrete fatto sciogliere una noce di burro.
Soffriggete.

Aggiungete gli spinaci o le bietole precedentemente bolliti, scolati e tagliati grossolanamente.
Cuocete per qualche minuto, quindi lasciate raffreddare completamente.

Aggiungete un uovo, il Parmigiano Reggiano e il sale al composto. Il ripieno è pronto.

Dividete la sfoglia in due parti e stendetele il più sottilmente possibile.
Rivestite uno stampo imburrato con il disco dai bordi più alti.
Versatevi il ripieno che non deve superare i bordi della sfoglia, quindi coprite con il secondo disco ed unite i bordi, richiudendoli su se stessi.

Bucherellate la superficie con una forchetta e distribuitevi sopra la restante pancetta tritata nel mixer.

Infornate a 180°C per 30-45 minuti, fino a quando l'erbazzone risulterà dorato.

Servitelo ancora caldo come antipasto o secondo, perfetto anche per una merenda.

Buon appetito!


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Baci di Dama

C'è chi usa le mandorle, chi aggiunge il cacao, ma la loro origine richiede l'uso delle nocciole piemontesi. I Baci di Dama fanno parte della tradizione Piemontese, semplici nella forma, ricchi e speciali nel gusto. Due gusci di pasta alle nocciole si uniscono in un bacio cioccolatoso.
Perfetti in ogni momento della giornata, i Baci di Dama sono anche l'ideale per concludere una romantica cena.

Link alla video ricetta:


Ingredienti per circa 100 baci:
- 300 g di nocciole;
- 300 g di burro;
- 200 g di zucchero;
- 100 g di zucchero di canna;
- 500 g di farina;
- 1 bacca di vaniglia;
- 1 uovo;
- sale q.b.;
- cioccolato fondente;
- cioccolato al latte;


Preparazione:
Primissima cosa: tritate finemente le nocciole con un mixer o robot da cucina, quindi versatele in una ciotola capiente.

Aggiungete la farina, i due tipi di zucchero, il burro ammorbidito, l'uovo, i semi di bacca di vaniglia e il sale.

Cominciate ad amalgamare tutti gli ingredienti. Se disponete di una spianatoia grande, potete impastare direttamente a mano.

L'impasto finale deve risultare omogeneo. Quindi avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo per una mezz'oretta.

Quindi create delle strisce cilindriche (come per fare i gnocchi di patate) da cui ricaverete delle piccole palline.
Posizionatele su una teglia ricoperta con della carta da forno.

Infornate i biscotti a 170° C per 12 minuti.

Lasciate raffreddare completamente i biscotti sopra una griglia e nel frattempo fondete insieme a bagno maria metà cioccolato fondente e metà al latte.

E' il momento di assemblare i baci di dama.
Immergete la base di un biscotto nel cioccolato fuso e combaciatelo con un'altra metà più o meno della stessa grandezza.
E' sufficiente poco cioccolato per ogni bacio di dama e vi assicuro che, una volta raffreddato il cioccolato, resteranno uniti per sempre o, per lo meno, fino al loro assaggio.

Conservate i Baci di Dama in scatole di latta o vasi di vetro.

Buon appetito!


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FAKE Budino al Cioccolato

In che senso "FAKE"?
Non è un budino?!?!
Arriva Carnevale e, come sempre, YouTube e Internet più in generale sono invasi da ricette fritte: intrigoni (chiacchiere o bugie), zeppole, castagnole, ecc. Allora ho pensato di proporvi un dolce che all'apparenza sembra un tipico budino al cioccolato, ma che in realtà cela ingredienti che mai potreste aspettarvi in un dolce di questo genere.
Insomma, anche questa crema ha deciso di travestirsi per Carnevale, diventando un buonissimo budino, perfetto anche per vegetariani e vegani.

PS: la mia condizione da universitaria fuori sede non mi ha permesso di ottenere una crema perfettamente omogenea causa attrezzatura difettosa (mixer e minipimer compreso).
Sono sicura che voi non avrete di questi problemi! ;)

Link alla video ricetta:


Ingredienti per 6:
- 2 avocado;
- 1 banana;
- 125 ml di cacao amaro;
- 125 ml di datteri;
- una bacca di vaniglia;


Preparazione:
Tagliate in due l'avocado, eliminate il nocciolo e versate la polpa nel mixer.

Tagliate la banana e aggiungetela all'avocado.

Dopo aver lasciato i datteri in ammollo per qualche ora, aggiungeteli nel mixer.

Aggiungete il cacao amaro e infine i semi di bacca di vaniglia.

Azionate il mixer (oppure robot da cucina) e mescolate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.

Versate in ciotole colorate e servite i vostri budini al cioccolato, oppure conservateli in frigo e consumateli entro pochi giorni.

Buon appetito!

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Insalata di Pollo

Era il giorno di Ringraziamento e per inaugurare al meglio l'inizio di questo master in Scienze Gastronomiche con la mia classe abbiamo organizzato una splendida cena a buffet.
La Giulia ha portato un'insalata di pollo..sentiamola.. Me ne sono innamorata subito!
Fresca, dolce e croccante allo stesso tempo.
Non passa molto tempo che le chiedo la ricetta. Semplice, veloce e salutare.
Non potevo non proporvela!

Link alla video ricetta:



Ingredienti:
- 1 pollo arrosto;
- 2-3 gambi di sedano;
- 1 manciata di noci;
- OPZIONALE 1 manciata di uvetta;
- 1 o 2 mele verdi;
- 1 vasetto di yogurt greco;
- 2 cucchiaini di senape;
- olio extra vergine di oliva;
- sale;


Preparazione:

Sfilacciate il pollo arrosto con le dita.
Potete comprare un pollo arrosto intero oppure cuocere un petto con un filo di olio di oliva.

Tagliate in piccoli pezzi il sedano e e usate anche le sue foglie più tenere.
Aggiungete il tutto nella ciotola con il pollo sfilacciato.

Tagliate a cubetti 1 o 2 mele verdi a cui potete rimuovere la buccia oppure tenerla.

Aggiungete le noci sgusciate e, se volete, una manciata di uvetta passa.

Condite con un vasetto di yogurt greco bianco, due cucchiaini di senape, olio extravergine d'oliva e sale.

Mescolate il tutto e lasciate riposare in frigorifero per qualche ora prima di servire l'insalata.

Decorate il piatto con qualche foglia di lattuga e dei pomodorini per dare un po' di colore.

La vostra insalata di pollo è pronta per essere servita.

Buon appetito!

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Rákóczi Túrós, Dolce Ungherese

La Rákóczi torta è un dolce ungherese dai toni freschi, perfetta per una colazione della domenica o per un tè pomeridiano. Una sottile base e un ricco ripieno a base di ricotta ungherese vi faranno innamorare, la meringa è la ciliegina sulla torta!
Piccola nota: l'ingrediente principale è la ricotta ungherese (túró, appunto) e probabilmente non è facilissima da reperire nelle piccole città. Rispetto alla nostra è più asciutta e granulosa, ma potete provare ad usare quella italiana, sicura che il risultato sarà altrettanto delizioso, benché diverso dall'originale.
Non vi resta che provare!!

Link alla video ricetta:



Ingredienti:
Per la base:
- 150 g di farina 00;
- 100 g di burro;
- 50 g di zucchero;
- 3 tuorli;
- 1 dl di panna acida;
- 1 cucch.no di lievito vanigliato;

Per la crema:
- 1 kg di ricotta ungherese;
- 80 g di zucchero;
- 5 tuorli;
- 1 dl di panna acida;
- scorza di 1 limone;
- 1 bacca di vaniglia;
- 2 cucchiai di farina di semola;

Per la meringa:
- 8 albumi;
- 280 g di zucchero a velo;

Ricotta ungherese
Preparazione:
Preparate per prima cosa la base.
Amalgamate insieme tutti gli ingredienti utilizzando una planetaria o un cucchiaio.

Quando il composto risulterà omogeneo, stendetene uno strato sottile sul fondo di una tortiera precedentemente imburrata e infarinata.

Infornate a 200° C per 10 minuti.

Nel frattempo preparate il ripieno.
Combinate insieme tutti gli ingredienti per la crema. La farina di semola può essere sostituita da quella per la polenta. Setacciatela prima di unirla al composto.

Sfornate la base e, una volta lasciate intiepidire, ricopritela con un sottile strato di marmellata di albicocche (anche di fragole o pesche può andare bene).

Quindi versatevi sopra la crema a base di ricotta ungherese, livellate e infornate nuovamente a 200° C per 20 minuti.

Nel frattempo preparate le meringhe montando insieme gli 8 albumi avanzati e lo zucchero a velo.
Devono risultare spumose e lucide.

Dopo aver sfornato la torta e averla fatta raffreddare, stendete uno strato di meringa in superficie.
Potete smussare la meringa con una spatola o con i polpastrelli delle dita.

Quindi infornate nuovamente a 120° C per 10 minuti.

Completate caramellizzando la superficie delle meringhe con un cannello o usando per pochissimi secondo la funzione grill del forno.

Fate riposare in frigo per almeno 6 ore, la Rákóczi torta sarà ancora più deliziosa se consumata il giorno dopo.

Buon appetito!



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Neko Café Italiano

Nome: MiaGola Caffè

Località: Via Giovanni Amendola 6D10121 TorinoItalia


Numero: 011 0371375



Innamorata dei gatti e laureata in lingua giapponese, non appena ho scoperto che avrebbe aperto un neko café anche in Italia sono impazzita.
Finalmente dopo mesi di attesa sono riuscita a passare da Torino e non mi sono fatta perdere l'occasione.
Avevo già sperimentato questo genere di locale a Tokyo e devo dire che il Miagola ha saputo trovare il mix giusto per creare un locale tranquillo, atmosfera rilassante, perfetto per ristorarsi con un tè accarezzando qualche micio (considerata un terapia antistress, provare per credere).
Parlando con la proprietaria, poi, abbiamo avuto modo di scoprire anche i progetti del locale, tutti legati alla comunicazione (il nome del café si riferisce alla "lingua" con cui i gatti parlano tra loro, ma al tempo stesso non si può non notare il gioco di parole in riferimento al cibo).
Ogni gatto del café ha una propria cassetta della posta in cui i clienti possono lasciare dei messaggi e, come giusto che sia, una porta chiusa agli umani indica una zona dedicata solo a questi meravigliosi felini.
Io e le mie amiche ci siamo ristorate con degli ottimi tè dai nomi "miagolosi", ma il locale propone anche pranzi e dolci vari (davvero invitanti i muffin).
Sicuramente non mancherò di tornarci durante la mia prossima visita a Torino.

Qualità/prezzo: ♨♨♨♨

Atmosfera: ♨♨♨♨♨
Servizi: ♨♨♨
Cibo: ♨♨♨












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